Il progetto, esito del workshop UPDATE#04 tenutosi a Camigliano dal 27 luglio al 3 agosto 2014 con 17 studenti provenienti da tutta Italia, tiene conto dei risultati del processo partecipato ed è un’opportunità per riflettere sul landmark non come espressione di se stesso ma come segno di antropizzazione.
Una piccola architettura in legno collocata su un ripido declivio collinare arso dal sole. Lo spazio, delimitato da una parete rocciosa e un folto gruppo di fichi d’india, guarda verso le colline di Giano Vetusto che in estate si colorano di calde tonalità “d’oro e caffè”. Alcune incisioni di nomi e date sulle foglie delle piante grasse testimoniano l’utilizzo che le giovani coppie del paese fanno del luogo, che in esso hanno ricercato un’occasione di sosta e romanticismo. Un viewpoint per contemplare il paesaggio collinare circostante nelle calde ore pomeridiane, allineata perfettamente sull’asse eliometrico c’è una la fenditura di 20 cm sulla linea di colmo da cui discende “sopra il contiguo lato obliquo un raggio…” (G. Leopardi, Zibaldone di pensieri) |
The project is an opportunity to reflect on the landmark as an expression not of himself but as a sign of human presence.
A small wooden architecture located on a steeply sloping hillside burned by the sun. The space, surrounded by a rock wall and a large group of Indian figs, look to the hills of Giano Vetusto which in summer are colored in warm tones gold and coffee. Some engravings of names and dates on the cactus plants leaves demonstrate the use that young couples of the village do of that place, in which they had sought an opportunity of rest and romance. A viewpoint to contemplate the surrounding hilly landscape during hot afternoons. Perfectly aligned on the heliometric axis there is a 20 cm slit on the ridge where an oblique ray descends. |