Uno spazio interattivo mostra un diverso possibile utilizzo delle bottiglie in plastica recuperate nelle isole ecologiche di un centro commerciale. Entrando in un parallelepipedo nero sospeso da terra, i visitatori hanno la possibilità di confrontarsi con la propria fanta- sia e creatività modificando tre pareti interattive.
Pixels d’acqua, racchiusi in bottiglie colorate, incastonati in pareti di cartone stratificato si accendono o si spengono con un elementare sistema di scorrimento rettilineo che interrompe o attiva il flusso luminoso che attraversa l’acqua. L’acqua contenuta nelle bottiglie - come una fibra ottica - veicola la luce proveniente dal centro del prisma, permetten- do ai visitatori di accendere o spegnere oltre settecento punti luminosi configurando textures ed atmosfere ogni volta inedite. L’installazione rende esperibile in forma di gioco un principio illuminotecnico utilizzato nelle Filippine per produrre ad impatto 0 la radiazione luminosa generata da una lampadina da 50 W semplicemente veicolando la luce solare all’inter- no di un ambiente abitativo. |
An interactive space shows a different possible use of plastic bottles retrieved in the recycling depot of a shopping mall.
Entering into a black box suspended from the ground, visitors have the opportunity modify three interactive walls expressing their own imagination and creativity. Pixels of water, encased in colorful bottles, embedded in laminated cardboard walls light up or turn out with a basic sliding system that interrupts or activates the light flow through the water. The installation makes experienceable, through a play, a lighting principle used in the Philippines slums to produce zero-impact light within a living environment, generating radiation equivalent to a 50 W light bulb simply conveying the sunlight through recycled cola bottles. |